Negli
anni ’60 anche il GAV risente della spinta data al Grande
Alpinismo da personaggi del calibro di Bonatti.
Irresistibile ma allo stesso tempo naturale è lo spirito che
anima soprattutto i più passionali e convinti tra i membri di
allora e che li sprona inevitabilmente verso traguardi
sicuramente più alti e più nobili di quelli finora raggiunti.
E quale
terreno migliore del magico regno dei "4000"?
I
nostri "pionieri" saranno anche stati poveri di mezzi ma non
certo di entusiasmo e quindi eccoli lasciare sempre più spesso
la Valle di Susa per puntare, su motoveicoli più o meno
affidabili, verso la Valle d’Aosta.
E’ dell'11 Agosto 1965 la prima salita al Monte Bianco da parte
di esponenti del GAV.
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Sulla cima
del Monte Bianco |
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Nel 1960 è la volta del Dente del Gigante, affrontato dalla
cordata Ala-Blandino-Martoia.
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Alla base del
Dente |
La cima del
Dente |
Lungo le
corde fisse |
Poteva mancare il Cervino?
Certamente no ed infatti, nel 1961, alcuni soci irriducibili si
cimentano brillantemente anche con "il più nobile scoglio
d'Europa".
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Sulla vetta
del Cervino |
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Ma lo
spirito goliardico rimaneva pur sempre lo stesso e così, al
termine di ogni impresa, ecco i nostri eroi celebrare la
vittoria nella più vicina osteria.
Ad
onor del vero si tratta di un'usanza che anche le nuove leve non
si esimono dal portare avanti.
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